Pavel Büchler

Dialogo sopra i due Massimi Sistemi del Mondo, 2013

Bi-directional loudspeakers, 2-channel audio

Büchler’s 2013 audio installation takes a brief passage from Galileo Galilei’s most infamous book, Dialogue Concerning the Two World Systems (1632), a fictional conversation among three protagonists who each represent a position within the scientific and philosophical opinions and disputes that surrounded astronomy and cosmology at the time. With the original text transcribed in Morse code using the long and short blasts of two maritime fog horns, the work constantly replays the following exchange between Sagredo, an open-minded man of letters, and Salviati as Galileo himself:

“Wait awhile, Salviati, for in this argument I find so many doubts assailing me on all sides that I shall either have to tell them to you if I want to pay attention to what you are going to say, or withhold my attention in order to remember my doubts.

I shall willingly pause, for I run the same risk too, and am on the verge of getting shipwrecked. At present I sail between rocks and boisterous waves that are making me lose my bearings, as they say. Therefore, before I multiply your difficulties, propound them.”

Pavel Büchler

Dialogo sopra i due Massimi Sistemi del Mondo, 2013

Altoparlanti bidirezionali, audio a 2 canali

L’installazione sonora di Büchler realizzata nel 2013 prende spunto da un breve passaggio del libro che all’epoca diede adito ad accuse infamanti contro Galileo Galilei,

Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo (1632), una conversazione fittizia tra I tre protagonisti che rappresentano ciascuno una posizione all’interno delle opinion e delle dispute scientifiche e filosofiche che circondavano l’astronomia e la cosmologia del tempo. Con il testo originale trascritto in codice morse utilizzando i suoni lunghi e brevi di due corni da nebbia, l’opera ripete in continuazione il seguente scambio tra Sagredo, uomo di lettere dalla mente aperta, e Salviati, personaggio che da voce allo stesso Galileo.

 “Di grazia, signor Salviati, fermatevi alquanto, perché io mi sento in questo progresso pullular da tante bande tanti dubbi, che mi sarà forza o dirgli, s’io vorrò sentir con attenzione le cose che voi soggiungerete, o rimuover l’attenzione dalle cose da dirsi, se vorrò conservare la memoria de’ dubbi.

 Io molto volentieri mi fermerò, perché corro ancor io simile fortuna, e sto di punto in punto per perdermi, mentre mi conviene veleggiar tra scogli ed onde così rotte, che mi fanno, come si dice, perder la bussola: però, prima che far maggior cumulo, proponete le vostre difficoltà.”